Abbiamo intervistato la 5A della primaria di Ciamician.

R., una studentessa della classe, che sembra un po’ timida, ci ha detto: “Ho 10 anni e vengo dal Marocco”.

Ci ha raccontato che da ottobre, lei e la sua famiglia, si sono trasferiti qui a Roma: ha altri tre fratelli nello stesso istituto. Alla domanda se avesse mai avuto momenti di difficoltà, lei ha risposto di sì.

Le abbiamo chiesto anche se i maestri assegnassero molti compiti e lei, con un sorrisetto, ha risposto “abbastanza”.

Dopo abbiamo intervistato M., un ragazzo dal viso divertente e brichino di 10 anni.

“Mi piace molto la mia classe” dice “soprattutto i banchi uniti”.

Abbiamo chiesto anche a lui se avesse mai avuto momenti di difficoltà, però lui ci ha risposto di no.

“Mi dispiacerá lasciare questa classe per andare alle medie, perché ci ho passato i momenti più belli della mia vita e le maestre e i compagni mi mancheranno un sacco” dice.

Mo., un altro studente della classe, aggiunge:

“Mi trovo bene con i compagni, sono tutti simpatici ma non mia Pice studiare, come a tutti i bambini” poi si corregge “bhe, non proprio a tutti. Poi le maestre sono molto simpatiche, ma danno troppi compiti!”.

Dopo i ragazzi è stato il turno delle domande alle maestre.

Silvia, insegna da 27 anni religione. Di questa scuola le piace

che ci siano molti bambini di tante nazionalità: Perù, Senegal, Marocco, Russia, e tante altre!”

“Mi dispiacerà lasciare questo gruppo” dice.

Alessandra è una maestra di 51 anni, alla domanda cosa le piacesse della classe, ci ha risposto “la vivacità dei bambini”.

Lavora in questa scuola da tantissimo tempo: “Mi piace che ci siano bambini di origini diverse”. Alessandra segue la classe della prima elementare e ci è molto affezionata

“Mi dispiace molto lasciarli, anche se ogni tanto mi fanno arrabbiare, abbiamo fatto un bel percorso insieme”.

K.

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