Page 3 - Giornalino Marzo 2019
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Incontro con il co- sceneggiatore del film “I Cento passi”, Giovanni Russo Spena.
                                     La Storia di PePPino imPaStato.

                                              “La mafia uccide, il silenzio pure”
    Il ragazzo si recò da un “amico”  e i suoi componenti chiamandola  corpo venne steso sulle rotaie,  parlare del giovane perché allo
    dello zio perché pensava che fosse  “Mafiopoli”. Organizzava anche  dilaniato da un’esplosione.  stesso tempo a Roma venne rapito
    stato lui ad ucciderlo. Si sbagliava,  manifestazioni per la pace. Il  La mattina seguente c’era la polizia  e assassinato Aldo Moro. Durante
    l’aveva ucciso la mafia. All’età di  padre un giorno, sentendo una  da tutte le parti dove venne ucciso,  i suoi funerali lo zio disse alla
    diciassette anni circa, partecipa ad  trasmissione del figlio in radio andò  i suoi amici vedendo un sasso  madre che la sua morte doveva
    una manifestazione contro i lavori  su  tutte  le  furie  e  partì  subito  per  pieno di sangue dissero che era  esser vendicata ma lei si impose e
    di costruzione dell’ aeroporto di  l’America dove vivevano gli zii di  stato assassinato ma la polizia  disse che lui non era “uno di loro”,
    Palermo che lui riteneva troppo  Peppino per trovargli un lavoro; il  chiuse  l’inchiesta  quasi  subito  anzi, si era ribellato alla mafia e
    pericoloso, a circa cento metri dal  padre lo aveva fatto perché sapeva  perché sostennero  che si era  soprattutto alla sua famiglia.
    mare.  Aveva  partecipato  anche  che prima o poi sarebbe stato ucciso  suicidato.  Solo nel 2002 venne  Per me la mafia è un’organizzazione
    a delle manifestazioni davanti  dalla mafia.              riaperto il caso e dissero appunto  che non si fa scrupoli per nessuno.
    al comune del suo paese per  La stessa sera mentre tornava a casa  che era stato assassinato.  Infatti un mafioso è una persona
    protestare contro le speculazioni  venne seguito da una macchina  La mafia uccise Impastato perché  senza cuore. Il coraggio di Peppino
    della mafia. Un giorno, quando era  nera con tre persone a bordo. Le  aveva denunciato i fatti mafiosi alla  Impastato continua ancora oggi
    tornato a casa venne cacciato dal  due macchine si fermarono ad un  radio ma soprattutto perché, nel  perché come affermarono  i suoi
    padre mafioso ed andò a vivere in  passaggio a livello e i tre signori,  corso  della  campagna  elettorale  amici in uno slogan:” lui è vivo e
    un garage sotto casa. Giuseppe con  uscirono, si diressero verso  per le elezioni provinciali del  lotta insieme a noi”.
    i suoi amici idearono anche uno  Giuseppe e lo rapirono. Il giovane  1978, Peppino si era candidato.
    spazio per una radio, “Radio Aut”,  venne pestato dentro un casolare,  Pochi giorni dopo uno dei suoi   Lorenzo Pani 3A
    dove faceva del sarcasmo sulla mafia  preso a sassate ed infine il suo  migliori amici riaprì la radio per   Secondaria Pratolungo

                                    GiUSePPe imPaStato neLLe ParoLe

                                          di GioVanni rUSSo SPena
    Intraprendente, coraggioso ed  ha sempre lottato insieme ai  abbiamo intervistato un amico  mai  ricevuto  delle  intimidazioni
    entusiasta. Un giovane che nella  suoi amici che lo sostenevano.   di Peppino, Giovanni Russo  da parte della mafia lui ci ha
    sua Cinisi muta, sorda e cieca,  Inventò “RADIO AUT” una  Spena e lo abbiamo sottoposto a   risposto: ”Non ne voglio parlare,
    cerca di trasmettere il Messaggio  radio che andava in onda il  delle  domande.  Alla  domanda:   ma si ce ne sono state.”
    di  non  aver  paura  della  mafia  venerdì sera e dove si parlava  ”Se  Peppino fosse  ancora vivo
    perché essa si può sconfiggere.  ironicamente della mafia. Per lui  che  battaglie  condurrebbe?”
    Stiamo parlando di Peppino  la mafia è una organizzazione di  Spena ha risposto che avrebbe   Maria Luisa Migliaccio, Simone
    Impastato, un ragazzo che all’età di  cui  non  bisogna  aver  paura  ma  portato avanti le sue battaglie,   La Terza, Alessio Monteleone,
    30 anni è stato ucciso dalla mafia  che bisogna COMBATTERE  tra cui il diritto allo studio di        Anastasia Frerè
    e che, prima che lo Stato scoprisse  senza mai dimenticare che chi ne  ogni ragazzo/a e l’uguaglianza.   (Classe 2B Secondaria
    la verità ben 22 anni dopo, era  fa parte è un terrorista. La mafia  Mentre alla domanda se avesse      Rivisondoli)
    considerato un terrorista. La  UCCIDE sia FISICAMENTE
    verità si sapeva dall’inizio ma per  che MORALMENTE e lo fa per
    paura, corruzioni e depistaggi  colpire chi gli dà fastidio come
    non  è  stato  detto  nulla,  per  lo stato o il popolo italiano: essa
    questo  lo  Stato  ha  chiesto  scusa  NON HA PAURA. La mafia non si
    a lui e a tutte quelle persone che  caratterizza solo con gli spari, ma
    sono morte in tantissimi e diversi  non dobbiamo mai sottovalutarla
    delitti mafiosi. Lui (Peppino)  perché può anche sparare. Noi

                                    INCONTRO CON GIUSEPPINA TRIPODI
                                              Parlando di Rita Levi Montalcini
    La scienziata e premio Nobel  donne si istruissero così da potersi  parlare.”           Maria Luisa Migliaccio, Simone
    riteneva che non c’è differenza tra  difendere dalla violenza.  “Quale giorno della sua carriera   La Terza, Alessio Monteleone,
    intelligenza maschile e femminile  Giuseppina durante l’intervista ha  vorrebbe rivivere?”           Anastasia Frerè
    e sosteneva diverse battaglie tra cui   ringraziato Rita Levi-Montalcini  ”Prima di prendere la laurea   (Classe 2 B Secondaria
    il diritto allo studio, non solo per i   per tutte le cose che le ha  in  economia  internazionale     Rivisondoli)
    maschi ma anche per le femmine   insegnato. Noi le abbiamo fatto   a Napoli ho avuto un premio
    e L ’UGUAGLIANZA, perché in   diverse domande:            scientifico a cui  era presente
                                 “Come vi siete conosciute, in  anche la Montalcini. Quando vidi
    alcune zone dell’Africa dove lei ha   quale occasione?”   la  professoressa  mi  disse  che  era
    passato un po’ di anni della sua   “La prima volta che l’ho conosciuta  orgogliosa di me, questo mi diede
    vita, ha visto donne maltrattate da   ero ad una festa di una cugina di  un senso di tranquillità.”
    uomini. Per questo voleva che le           mio padre. Io  “Perché ha voluto scrivere questo
                                               non  conoscevo  libro?”
                                               nessuno ero in  “L’ho  scritto  quando  avevamo
                                               imbarazzo; c’era  appena  aperto  la  nostra
                                               molta   gente  fondazione Rita Levi-Montalcini
                                               tra cui Rita e  in Africa, dove molte donne non
                                               Paola   Levi-  ricevono istruzione ed è molto
                                               Mont a lcini;  difficile arrivare a più di 15000
                                               mi avvicinai a  ragazze che riescono a seguirti
                                               loro e subito mi  nello studio. Con diversi sacrifici
                                               interessarono  e  c’è l’abbiamo fatta, questo libro
                                               ci mettemmo a  l’ho dedicato a loro”.
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