Page 2 - Giornalino Giugno 2020
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RacconteRete pagine di stoRia…
Vi chiederanno di raccontare questi giorni quando e con qualche battuta per sdrammatizzare.
sarete adulti, magari proprio ai vostri figli! Racconterete che dicevano di stare a un metro a telecamera spenta.
Voi tornerete indietro con la vostra memoria gli uni dagli altri, ma che in classe era impossibile Vedrete le bandiere che si agitavano nell’aria
e vi emozionerete. e che poi rimanemmo tutti a casa per mesi. seguendo il ritmo della musica dei violini
Direte che eravate molto giovani, Vi brilleranno gli occhi quando ripenserete alle finestre e descriverete nei dettagli le canzoni,
che all’inizio la questione era stata sottovalutata, alle città vuote. Ricorderete le videochiamate i sentimenti, le azioni che accompagnavano
che a scuola se ne parlava con un po’ di paura con i professori e le vostre marachelle le vostre giornate divenute d’un tratto noiose.
Il 5 marzo 2020 a causa di una Ai miei figli, innanzitutto, inizierei fisicamente ma on Line, e racconterò raccontarti tutto. In quegli anni ero
pandemia, chiusero le scuole. Doveva col raccontargli che non solo le città che ho festeggiato il mio compleanno uno studente ed era molto complicato
essere solo per una quindicina di erano vuote e più pulite, ma tutto il davanti a un monitor con i compagni o almeno per me. Capisci caro mio!
giorni ma, man mano che si andava mondo era più pulito: nel cielo non di classe e i miei prof. A quei tempi esistevano ancora
avanti, la situazione peggiorò molto si vedevano aerei. Un periodo in cui Ricorderò anche la paura di non i telefoni, che ricordi! E con essi
e il governo decise di chiuderle ho visto tramonti e albe, le più belle tornare alla normalità, della paura di si facevamo videochiamate con
definitivamente almeno per la fine della mia vita! E’stato emozionante non poter uscire di non vedere più i i professori come se fossimo in
dell’anno scolastico. riscoprire chi siamo veramente, cosa miei parenti. Nel giro di pochi giorni classe. Mi svegliavo di solito alle
Ad Aprile saremmo dovuti andare contiamo, in un periodo in cui è scuola, sport, negozi, ristoranti sono 10.00 e seguire tutte le lezioni e
al campo scuola nelle Marche ma fu emersa tanta riflessione. stati chiusi per l’emergenza e non poi fare i compiti che i professori
annullato insieme a tutte le altre gite Tutto è iniziato con la diffusione del sapevamo quando tutto sarebbe ci inviavano. Ma parliamo della
programmate per quell’anno. Noi virus che ha portato alla pandemia ritornato alla normalità. parte divertente di queste video
eravamo molto tristi, ma purtroppo mondiale. In Italia venne annunciata Racconterò anche dell’attesa che lezioni, Gli insegnanti, a volte, si
non era l’unica cosa di cui essere la chiusura delle dal 5 al 15 marzo: si viveva dentro casa, aspettando disconnettevano involontariamente
infelici. Durante questo lungo scuole, università, bar, ristoranti, che il Presidente Conte parlasse ai dalla chiamata. Anche se non era
periodo molte persone non poterono discoteche e luoghi affollati. cittadini sulle norme da seguire, sempre facile seguire, piano piano ci
andare al lavoro e altre invece come Poco tempo dopo tutto ciò venne raccomandandoci di stare a un metro siamo abituati. Per strada non c’era
medici e infermieri dovevano posticipato al 3 aprile (chiamata fase di distanza e di usare le mascherine
lavorare giorno e notte per salvare le 1 contro il covid). Il 3 aprile Conte per proteggerci. Non potevamo uscire quasi mai nessuno. Si usciva solo per
vite di molte persone. La scena più (presidente del consiglio), dichiarò da casa e affacciandomi dal balcone fare la spesa, e dovevi fare una fila
triste, a cui ho assistito durante un il lockdown fino al 4 maggio. Di una non sentivo più il rumore delle chilometrica, ovviamente dovevi per
telegiornale, è stata la fila di camion cosa noi studenti eravamo sicuri: macchine, dei clacson e ripenserò forza indossare guanti e mascherina,
dell’esercito che trasportava le bare l’anno scolastico era finito, fino a anche alla noia perché non potevamo altrimenti erano guai seri.
di molte persone morte per questa quando non iniziammo a seguire con incontrare gli amici di scuola e di Ah, scusa! Non ti ho spiegato il
malattia. La gente per non sentirsi costanza le video lezioni. calcio. Anche il sabato e la domenica motivo per cui stava succedendo
troppo sola, visto che si doveva stare Per le video lezioni devo iniziare sembravano giorni normali noi che tutto questo. C’era un “brutto virus”
chiusi in casa, si dava appuntamento un nuovo capitolo: tra problemi di aspettavamo il weekend per la partita che girava, c’era chi diceva che lo
chi dal balcone chi dalla finestra per connessione e fotocamere disattivate di calcio, le convocazioni e l’attesa del avevano creato in laboratorio e
cantare canzoni che dessero forza e si creano siparietti divertenti che in campionato della squadra del cuore. invece chi diceva che proveniva da
speranza. Su un tetto di un ospedale questo periodo servivano a tenere Già ci chiamavano ragazzi una città della Cina.
a Cremona il 17 aprile venne suonato salda la sanità mentale degli studenti interconnessi ma non pensavamo Ci hanno costretto a stare 2 mesi
l’Inno di Italia con il violino per e soprattutto il gruppo classe. di ritrovarci a fare i compiti sul pc, chiusi in casa, l’hanno chiamata
rendere omaggio a tutti quelli che si Ma vorrei raccontare ai miei figli tutti i giorni. Ma ripenserò anche “Fase 1”. Poi, quando i contagi sono
sono sacrificati per aiutare i malati. anche dei momenti in cui ho pensato all’emozione, all’entusiasmo di vedere diminuiti, hanno iniziato piano
Con la chiusura delle scuole divenne al mio futuro, ma soprattutto dalla e ascoltare le persone che cantavano piano a farci uscire… ma solo per le
obbligatoria la didattica a distanza mia esperienza… raccontargli di sui balconi e dalle finestre; alle 5 del cose importanti e l’hanno chiamata
quindi abbiamo cominciato a fare come imparare a crescere, ma in pomeriggio il vicino di casa suonava “Fase 2”.
delle video lezioni su Zoom e Skype. primo luogo di come imparare ad il pianoforte e mia zia che mi inviava Tantissime persone si sono ammalate
Le prime lezioni sono state più che adattarsi a ciò che ci offre la vita; un gli appuntamenti sui social per farmi e tante di loro sono morte. Il virus si è
altro un saluto perché era tanto periodo di rivoluzione mentale. ascoltare “bella ciao”. In città c’era diffuso in tutta Italia, ma soprattutto
tempo che non ci vedevamo sia tra meno smog e la primavera era ancora in Lombardia. Al telegiornale
compagni che tra professori. Ricordo Luchetti Emilia più bella, nonostante l’incertezza dei parlavano solo di questo virus e
che ogni tanto qualcuno durante le mesi successivi: si respirava un’aria anche con la mia famiglia, a tavola,
lezioni disattivava la fotocamera per 2A scuola media Pratolungo diversa, di speranza ,che tutto non parlavamo di altro.
fare magari altre cose, pensando di sarebbe tornato alla normalità. Era difficile non poter uscire, non
non venire scoperti. Quando sarò grande e magari sarò Sicuramente racconterò della voglia poter vedere i miei compagni di
Tutte le città erano così vuote che anche padre, racconterò di questo di rivedere e abbracciare le persone a classe, non poter andare in piscina
gli animali di notte uscivano e periodo come “un fulmine a ciel cui ho voluto bene e mi commuoverò.
passeggiavano indisturbati per le sereno!”. Racconterò che non ci ed era anche difficile stare tutto il
tempo in casa con mia mamma e mio
strade. Ricordo che mia madre ogni aspettavamo una cosa simile perché Pierangeli Nicola
volta che doveva fare la spesa era inizialmente non sembrava un fratello. Dicevano che non potevamo
sempre agitata perché non si poteva pericolo per i cittadini, eravamo 2A scuola media Pratolungo abbracciarci e stringerci la mano e
entrare nel supermercato più di 4 tutti frastornati dalle immagini che avevano inventato un nuovo gesto,
o 5 persone. Divenne obbligatoria trasmettevano alla televisione e sui Caro Gilberto, quello di toccarsi il gomito. Spero di
anche la mascherina che ti toglieva social. Il Coronavirus lo abbiamo oggi voglio raccontarti quello che non rivivere più una situazione di tale
il respiro. La cosa più triste e difficile conosciuto così, da un giorno è successo nel 2020 e per questo gravità perché è stato tutto difficile e
di questo periodo fu che non ci si all’altro! Non riuscivo a capire cos’era ti scrivo una lettera. Era tutto sembrava un brutto film.
poteva più neanche abbracciare e e ad immaginarmelo. completamente strano, non si poteva Però, stare a casa non è stato sempre
che anche le persone più care come Narrerò del grosso cambiamento uscire di casa e se lo facevi rischiavi negativo. Ho avuto il tempo anche
nonni e cugini non si potevano esistenziale, dei cambiamenti delle una grande multa! Bisognava sempre per giocare tanto e per riposarmi.
incontrare. Spero che tutto quello nostre abitudini che sono state portare un’autocertificazione per Comunque, Gilberto mio, mi manchi
che è accaduto nel 2020 non possa stravolte nel giro di pochi giorni, giustificare dove si stava andando! tanto spero di rivederti al più presto,
mai più ricapitare. che noi scolari siamo stati i primi Tu Gilberto, caro, mi chiederai come salutami la mamma.
ad usufruire della didattica a faceva la gente a fare la spesa o come
Bianchini Emiliano distanza, ma ricorderò anche delle facevano gli studenti a fare i compiti. Sorrentino Jacopo
Sei fortunato, perché io, in quel
risate che ho condiviso con i miei
2A scuola media Pratolungo compagni vedendoci non più in aula periodo, avevo 13 anni e posso 2A scuola media Pratolungo
io e iL coRonaViRUs
Il periodo che stiamo vivendo è fuori lamentandosi invece, per mia fortuna Sono in contatto con vari amici, in chiacchierare.
dal normale, nessuno avrebbe mai riesco sempre ad essere attiva, a dire il particolare con Gaia, con cui spesso Spero vivamente che si possa
potuto immaginare una situazione vero, da un lato apprezzo anche stare in videochiamata mi diverto a fare tornare a stare insieme agli altri, ad
così surreale. In un primo momento a casa e fare quello che mi piace. La gli esercizi di ginnastica consigliatici abbracciarci a relazionarsi, insomma
verso tutto ciò ho avuto disinteresse mia giornata tipo è scandita in diversi dal prof di motoria. In questa fase sia ad una vita normale che da questo
e forse sono stata un po’superficiale momenti: mi sveglio con tranquillità, io che i miei fratelli seguiamo lezioni
ma poi col passare del tempo mi è sto con i miei fratelli quando i miei a distanza quindi siamo sempre momento in poi apprezzerò ancora
incominciato a mancare tutto e ho genitori sono a lavoro, mi dedico al computer e a volte è veramente di più.
avuto nostalgia anche delle piccole allo studio e alle videolezioni e di faticoso, per fortuna la sera a
cose che in tempi normali davo per tanto in tanto mi diletto a preparare cena si riunisce tutta la famiglia e Sciandivasci 3 A
scontate. Molti ragazzi che conosco, qualche dolce (temo che alla fine di insieme trascorriamo bei momenti a
vivono questi giorni annoiandosi e tutto sicuramente sarò ingrassata). guardare un film o semplicemente a scuola media Pratolungo